Dai saluti amichevoli ai modi di dire simpatici, quante espressioni particolari, nate di recente e spesso sconosciute ai più, potrebbero aiutare un ospite o un viaggiatore venuto da lontano ad adattarsi e ad abbracciare la cultura italiana. Allora ci siamo domandati, già dall’inizio dell’estate, Come cambiano lingua e slang italiani secondo gli studi più recenti? La risposta si trova sulla piattaforma di apprendimento linguistico online Preply, che ha condotto studi effettuando sondaggi specifici. Secondo un sondaggio condotto da Preply nella primavera del 2023, che ha coinvolto 1.647 persone che vivono in Italia, sono emerse alcune tendenze significative.
Lo slang tra i giovani, in particolare la Generazione Z, è fortemente influenzato da fenomeni culturali globali, spesso provenienti dall’estero. Termini come “cringe” (imbarazzante) e “flexare” (vantarsi) sono diventati comuni. L’influenza deriva più direttamente dai media. La musica, i social media e le serie TV, hanno da sempre un ruolo cruciale nell’introduzione e nella diffusione di nuovi termini. Nel nostro caso, parole come “ghostare” (interrompere improvvisamente i contatti con qualcuno) e “woke” (consapevole delle ingiustizie sociali) sono entrate nel vocabolario quotidiano.
Termini Specifici
- Cringe – Usato per descrivere qualcosa di imbarazzante o sgradevole.
- Flexare – Mostrare o vantarsi di qualcosa, spesso sui social media.
- Ghostare – Interrompere improvvisamente i contatti con qualcuno senza spiegazioni.
- Woke – Essere consapevoli e attivi riguardo alle ingiustizie sociali.
È chiaro, dunque, che tali cambiamenti riflettono come anche la lingua italiana si adatti e si evolva in risposta alle influenze culturali globali e alle nuove tecnologie. Ruolo importante è l’influenza dell’inglese. L’italiano sta incorporando sempre più termini e strutture dall’inglese, portando a innovazioni linguistiche. Ad esempio, l’uso di prefissi come “super-“, “iper-“, “mega-” e “euro-” è in aumento.
A questo si aggiungono Slang e neologismi. La tecnologia ha, infatti, introdotto nuovi termini, abbreviazioni e un uso più frequente di lettere dell’alfabeto non tipicamente usate in italiano. Questo è particolarmente evidente tra i giovani e nelle comunicazioni online.
Slang e neologismi, proviamo a fare qualche esempio e tutti si renderanno conto in modo lampante di quanto stiamo dicendo.
Slang
- Dai! – Usato per esprimere esortazione o incoraggiamento. Esempio: “Non fare così, dai!” (Non fare così, su!).
- Magari! – Usato per esprimere un desiderio. Esempio: “Magari potessi andare alla festa stasera!” (Magari potessi andare alla festa stasera!).
- Boh! – Usato per esprimere incertezza o indifferenza. Esempio: “Che ne pensi?” “Boh!” (Che ne pensi? Boh!).
- Mannaggia! – Usato per esprimere frustrazione o disappunto. Esempio: “Mannaggia, ho perso il treno!” (Mannaggia, ho perso il treno!).
- Che casino! – Usato per descrivere una situazione caotica. Esempio: “Che casino c’è in questa stanza!” (Che disordine c’è in questa stanza!).
Neologismi
- Petaloso – Inventato da un bambino e riconosciuto dall’Accademia della Crusca, significa “pieno di petali”.
- Apericena – Una combinazione di aperitivo e cena, molto popolare in Italia.
- Balconing – Derivato dall’inglese, indica il pericoloso sport di saltare dai balconi nelle piscine.
- Cyberbullismo – Bullismo che avviene tramite internet e social media.
- Selfie – Foto scattata a sé stessi, spesso con uno smartphone.
Questi termini riflettono come la lingua italiana si evolve e si adatta ai cambiamenti culturali e tecnologici. Ad indicare qualche termine specifico sull’influenza dell’inglese, non c’è che l’imbarazzo della scelta, tanto di frequente si trovano nel linguaggio comune.
- Smartphone – Telefono intelligente.
- Weekend – Fine settimana.
- Meeting – Riunione.
- Stress – Tensione o pressione psicologica.
- Shopping – Fare acquisti.
- Manager – Dirigente.
- Fitness – Allenamento fisico.
- Chat – Conversazione online.
- Email – Posta elettronica.
- Startup – Nuova impresa innovativa.
Questi termini sono spesso utilizzati senza traduzione, riflettendo l’influenza crescente dell’inglese nella vita quotidiana e nei vari settori professionali.
Eppure, a ben riflettere, volendo fare riferimento a una popolazione che invecchia, gli anziani riescono a padroneggiare tali mutamenti? L’influenza dell’inglese e i cambiamenti linguistici possono rappresentare una vera e propria sfida per la popolazione anziana, ma molti fra loro riescono ad adattarsi a questi mutamenti, anche se con qualche difficoltà.
Esistono, tuttavia, alcuni punti chiave.
- Adattamento e comprensione: Gli anziani tendono a mantenere una buona comprensione della lingua madre, ma possono avere difficoltà con i neologismi e i termini stranieri, specialmente quelli legati alla tecnologia e ai nuovi media. Molti, però, riescono a imparare nuovi termini attraverso l’interazione con le generazioni più giovani e l’uso dei media.
- Supporto sociale: La famiglia e la comunità giocano un ruolo cruciale nell’aiutare gli anziani a comprendere e utilizzare nuovi termini. Le interazioni intergenerazionali sono particolarmente utili in questo contesto.
- Risorse educative: Esistono programmi e risorse educative specifiche per gli anziani che mirano a migliorare le loro competenze linguistiche e digitali. Questi programmi possono includere corsi di alfabetizzazione digitale e linguistica.
Nonostante tutto questo, esiste comunque una resistenza ai cambiamenti linguistici. Ecco perché alcuni preferiscono utilizzare termini e strutture linguistiche tradizionali. Questo può essere dovuto a una combinazione di fattori, tra cui abitudini consolidate e una minore esposizione ai nuovi termini.
In generale, mentre gli anziani possono affrontare delle sfide nell’adattarsi ai cambiamenti linguistici, con il giusto supporto e le giuste risorse, la maggior parte della popolazione riuscirà a mantenere una buona comprensione e a utilizzare meglio la lingua moderna.