
Tra leggende urbane, fraintendimenti storici e falsi miti culturali: un viaggio tra le convinzioni errate più dure a morire
Viviamo in un mondo costruito su racconti, semplificazioni e verità parziali. Alcune di queste si radicano nella nostra mente sin da bambini, insegnate con sicurezza da adulti considerati infallibili – genitori, maestri, enciclopedie ormai superate – e mai più messe in discussione. Altre nascono da un passaparola costante, da rappresentazioni mediatiche imprecise, o da narrazioni così suggestive da risultare irresistibili, anche a scapito della loro veridicità. Il risultato è un deposito culturale pieno di credenze errate, tanto diffuse da sembrare certezze. Ecco una rassegna – rigorosamente verificata – delle più curiose e persistenti.
Non tutto ciò che sembra orientale viene dalla Cina
Quanti di noi, ordinando in un ristorante cinese, si aspettano di concludere il pasto con un biscotto della fortuna? Eppure, questi dolcetti con il messaggio all’interno non hanno nulla a che fare con la tradizione gastronomica cinese: sono nati in Giappone e resi popolari negli Stati Uniti, dove oggi rappresentano un’icona della cucina sino-americana. In Cina sono quasi introvabili.
Mele, cammelli e altri dettagli biblici che non esistono
Nel racconto della Genesi, il frutto proibito che Adamo ed Eva colsero dall’albero non è mai identificato come una mela. Fu l’arte medievale europea, dal XII secolo in poi, a stabilire questa associazione, probabilmente per un gioco di parole in latino tra “malum” (mela) e “malum” (male). Similmente, la narrazione evangelica dei Re Magi non specifica il loro numero, né parla di cammelli o dei loro nomi: tre furono i doni, e da lì partì la tradizione, mentre le raffigurazioni si affermarono solo a partire dal III secolo. Anche la data della loro visita, il 6 gennaio, è una convenzione tardiva.
La verità dietro cinture, vomitorii e vichinghi con le corna
Chi pratica arti marziali sa che la cintura nera non rappresenta un traguardo assoluto, ma il superamento delle tecniche fondamentali. Solo successivi livelli avanzati portano cinture bianche-rosse e infine rosse, come nel judo. Altrettanto infondato è il mito degli antichi romani che vomitavano tra una portata e l’altra per continuare a mangiare: il “vomitorium” era in realtà un passaggio architettonico negli anfiteatri, non un luogo di autoindotta evacuazione gastrica. Quanto ai vichinghi, nessuna fonte storica conferma che portassero elmi con corna: l’idea si diffuse a fine Ottocento, in concomitanza con le prime rappresentazioni dell’opera wagneriana L’anello del Nibelungo.
Napoleone non era un nano, Einstein non odiava la matematica
Molti continuano a immaginare Napoleone come un piccolo uomo dall’animo irruente. In realtà, con i suoi 1,69 metri, era perfettamente nella media dei francesi dell’epoca. Il soprannome “piccolo caporale” aveva connotazioni affettuose, non fisiche. Similmente, Albert Einstein non ebbe mai problemi con la matematica: già adolescente dominava calcolo differenziale e integrali. L’unico esame che fallì fu quello d’ammissione al Politecnico di Zurigo, ma a causa delle materie letterarie, non scientifiche.
Il “telefono rosso” e altre trovate hollywoodiane
L’iconico “telefono rosso” tra Washington e Mosca è un’invenzione cinematografica. Durante la Guerra Fredda, il collegamento d’emergenza tra le due superpotenze fu in realtà una linea di telescrivente, poi sostituita da un fax. Solo dal 2008 esiste un sistema e-mail sicuro, ma non tra Casa Bianca e Cremlino, bensì tra Pentagono e governo russo.
Tori, dinosauri e altri animali fraintesi
Il rosso non scatena la furia dei tori: questi animali non distinguono i colori come gli esseri umani, e sono irritati dai movimenti del torero, non dalla tinta del drappo. Quanto ai dinosauri, non hanno mai coabitato con gli uomini: il loro ultimo esemplare scomparve circa 66 milioni di anni fa, mentre i primi ominidi comparvero solo 2,3 milioni di anni fa. Eppure, qualcosa dei dinosauri sopravvive ancora: gli uccelli sono i loro discendenti evolutivi. E no, gli elefanti non vanno a morire in cimiteri nascosti: questa romantica invenzione nasce nell’Ottocento, forse per giustificare le razzie di avorio.
Il cervello umano lavora ben più del 10%
La credenza che usiamo solo una minima parte del nostro cervello è un’errata semplificazione di concetti sviluppati dallo psicologo William James. Le neuroscienze moderne dimostrano che, a seconda dei compiti, diverse aree cerebrali si attivano in sinergia: il cervello è tutt’altro che sottoutilizzato.
Ruggine, alcol e altri miti da sfatare
Non è la ruggine in sé a causare il tetano, ma i batteri presenti in ambienti sporchi, dove oggetti arrugginiti sono più comuni. Quanto all’alcol nei piatti, cucinare con vino o liquore non lo elimina del tutto: anche dopo due ore, una parte resta. Tuttavia, le quantità impiegate per “sfumare” un piatto sono troppo esigue per provocare effetti significativi. E no, svegliare un sonnambulo non provoca traumi: al massimo qualche secondo di disorientamento.
Invenzioni rivisitate: Edison, Ford e Babbo Natale
Thomas Edison non fu l’inventore della lampadina, bensì colui che riuscì a renderla efficiente e commercializzabile. Prima di lui, ci furono pionieri come Alessandro Cruto, torinese, che ne svilupparono versioni funzionali. Similmente, Henry Ford non inventò né l’auto né la catena di montaggio: semplificò e ottimizzò processi già esistenti. E Babbo Natale, nell’iconografia rossa e panciuta, non fu un’invenzione di Coca-Cola, che si limitò a sfruttare una figura già radicata nella cultura visiva del tempo.
Lingue, stagioni e bambini prodigio
Si pensa spesso che i bambini apprendano le lingue più in fretta degli adulti. In realtà, gli adulti imparano più velocemente, tranne che per la pronuncia. Anche sull’acqua si sbaglia spesso: non serve bere due o tre litri al giorno se si è in salute. Il corpo regola autonomamente la sete. Le stagioni, poi, non dipendono dalla distanza della Terra dal Sole, ma dall’inclinazione dell’asse terrestre: per questo a luglio nell’emisfero nord è estate, pur essendo la Terra più lontana dal Sole che a gennaio.
Sistemi operativi, sensi e toilettes volanti
Anche macOS e Linux non sono immuni da virus: solo meno presi di mira. I sensi umani, inoltre, sono più di cinque: includono l’equilibrio, la temperatura, il dolore, la propriocezione e molti altri, arrivando a oltre venti. Infine, no, gli aerei non scaricano i rifiuti in volo: tutto viene raccolto in appositi serbatoi, svuotati a terra. Una pratica che, in passato, era invece comune nei treni.
Quando la paura venne esagerata dai giornali
Il famoso panico collettivo causato dalla trasmissione radiofonica de La Guerra dei Mondi di Orson Welles nel 1938 fu in gran parte costruito a posteriori. All’epoca, pochi ascoltatori seguirono lo show, e i quotidiani gonfiarono la notizia per screditare la radio, che stava sottraendo loro pubblico e inserzionisti.
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Tra realtà distorte, errori di trascrizione, adattamenti artistici e interessi commerciali, molte delle nostre certezze si rivelano miti da smascherare. Ma non c’è da disperare: mettere in discussione ciò che crediamo è una delle forme più autentiche di conoscenza. E ogni falsità svelata è un passo in più verso la comprensione del mondo che ci circonda.
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