
Dal Surrealismo di Leonora Carrington al rigore neoclassico di Appiani, dalla fotografia di Dorothea Lange ai tesori dei faraoni: la stagione autunnale si annuncia come una delle più ricche di appuntamenti culturali degli ultimi anni, con grandi mostre distribuite tra Milano, Firenze, Roma, Vercelli e la Val Badia.
Il capoluogo lombardo si conferma centro nevralgico delle grandi esposizioni. Palazzo Reale apre le porte a Leonora Carrington, protagonista del Surrealismo e figura cardine del femminismo artistico. Dal 20 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, la prima retrospettiva italiana dedicata all’artista britannica racconta un universo popolato di visioni mitologiche, scrittura, teatro e riflessioni critiche, intrecciando le sue radici celtiche al contesto post-vittoriano e al legame con l’Italia, scoperto negli anni della formazione fiorentina.
Sempre a Palazzo Reale, dal 23 settembre, è il turno di Andrea Appiani, massimo esponente del Neoclassicismo e “primo pittore” del Regno d’Italia. Oltre cento opere restituiscono il volto di una Milano napoleonica, cosmopolita e fiorente, al centro di un dialogo internazionale con istituzioni come il Louvre, il Grand Palais e lo Château de Malmaison.
Il 24 settembre lo stesso palazzo ospita “Man Ray, forme di luce”, una retrospettiva che ripercorre la parabola del fotografo e cineasta nato a Philadelphia nel 1890. Amico di Duchamp, accolto dai surrealisti parigini e compagno della musa Kiki de Montparnasse, Man Ray ha reinventato il linguaggio fotografico con rayografie, solarizzazioni e scatti iconici destinati alla moda.
Non manca il fascino dell’arte matematica: dal 25 settembre il MUDEC dedica un’ampia mostra a M.C. Escher, con 90 opere tra xilografie, litografie e acquerelli. L’esposizione indaga il rapporto dell’artista con l’arte islamica e con la simmetria, mostrando come i suoi mondi impossibili siano nati dall’incontro tra sensibilità estetica e rigore matematico.
Chiude il percorso milanese la retrospettiva al Museo Diocesano Carlo Maria Martini su Dorothea Lange: 140 fotografie che raccontano la crisi economica americana, la tragedia delle Dust Bowl e l’internamento dei giapponesi-americani durante la Seconda guerra mondiale. Un’occasione per riscoprire lo sguardo della fotografa che, con Migrant Mother, ha consegnato al mondo una delle immagini più potenti del Novecento.
Firenze tra Rinascimento e Belle Époque
Il capoluogo toscano offre un doppio appuntamento. A Palazzo Strozzi e al Museo di San Marco si celebra Beato Angelico, con oltre 140 opere tra dipinti, sculture e miniature provenienti da musei di tutto il mondo. Una grande monografica, la prima dal 1955, che riporta al centro la spiritualità e la modernità del maestro domenicano.
Al Museo degli Innocenti, invece, si respira l’atmosfera bohémienne della Parigi di fine Ottocento con Henri de Toulouse-Lautrec. Litografie, manifesti e illustrazioni provenienti da prestigiose collezioni raccontano il Montmartre dei cabaret, con i ritratti di Jane Avril, Aristide Bruant e le celebri locandine per la Revue Blanche. Accanto a Lautrec, un percorso nell’Art Nouveau con Alphonse Mucha, Jules Chéret e Georges de Feure.
Kandinskij e l’astrattismo italiano
A Gallarate, il Museo MA*GA ospita “Kandinskij e l’Italia” (30 novembre 2025 – 12 aprile 2026). La mostra indaga l’impatto dell’astrattismo in Europa e nel nostro Paese, con 130 opere provenienti da Ca’ Pesaro, collezioni private e istituzioni internazionali. Un viaggio che lega la lezione del maestro russo alle sperimentazioni italiane degli anni Trenta e Cinquanta.
Vercelli e la riscoperta dell’Espressionismo italiano
Nell’ex Chiesa di San Marco, la città piemontese inaugura la rassegna “Guttuso, De Pisis, Fontana… L’Espressionismo Italiano”, prima tappa di un ciclo quinquennale. In mostra opere di Fausto Pirandello, Emilio Vedova, Renato Birolli e Renato Guttuso, insieme al celebre Nudo in piedi di Lucio Fontana. Una panoramica potente di un movimento che ha raccontato le tensioni e le contraddizioni dell’Italia tra le due guerre.
Tra Dolomiti e Roma: arte pubblica e avventure esotiche
In Val Badia prosegue fino al 14 settembre SMACH – Constellation of art, Biennale internazionale di arte pubblica, con l’installazione del “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, simbolo di rinascita e sostenibilità.
A Roma, il Museo Storico della Fanteria propone Paul Gauguin attraverso il diario Noa Noa e cento opere tra disegni e xilografie. La mostra restituisce il fascino dei suoi viaggi polinesiani e i rapporti con Van Gogh e i Nabis.
Sempre nella capitale, le Scuderie del Quirinale ospitano la monumentale mostra “Tesori dei Faraoni”: oltre 130 reperti provenienti dall’Egitto e dal Museo Egizio di Torino, tra sarcofagi, statue e gioielli regali, per un’immersione nelle meraviglie della civiltà faraonica.
Un autunno che è già un calendario d’eccezione
Dall’avanguardia surrealista al misticismo rinascimentale, dall’astrattismo alle arti popolari, l’Italia offre in questo autunno un percorso culturale diffuso e trasversale. Una mappa di mostre che non è solo esposizione di opere, ma riflessione sulla storia, sulla memoria e sulla capacità dell’arte di attraversare secoli e continenti.
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