Haussmann “artiste démolisseur” o ideatore del fascino estetico della Parigi del XIX secolo?

L’illustrazione rappresenta il nuovo Boulevard du Temple, situato in Place de la République a Parigi, dove circolano numerosi carri trainati da cavalli, di fronte a un edificio Haussmann che ospita i Magasins Réunions – République (fonte Wikipedia)

Gran parte del fascino di Parigi lo abbiamo veduto all’apertura dei giochi olimpici, dove bellissimi palazzi pubblici e privati facevano da quinta scenografica al passaggio dei battelli durante la sfilata delle delegazioni. Molte (non tutte) di quelle meraviglie architettoniche si devono all’opera del barone Georges Eugène Haussmann, che dal 1852 al 1869, in qualità di prefetto del dipartimento della Senna, modificò completamente la città.

La storia di questa trasformazione è davvero affascinante. Immaginate Parigi a metà del 1800: una città ancora medievale, con vicoli stretti, edifici fatiscenti e un sistema fognario primitivo. Poi arrivò Haussmann, nominato prefetto della Senna da Napoleone III, con una sua visione rivoluzionaria. Armato di mappe e progetti (così è rappresentato nelle caricature dell’epoca), iniziò a tagliare e cucire Parigi come un sarto con un vestito. Le vecchie stradine tortuose furono sostituite da ampi boulevard che ancora oggi caratterizzano la città.

Non tutti, però, furono contenti, perché un gran numero di abitanti vennero sfrattati dalle proprie case demolite per far posto ai nuovi edifici eleganti e ai boulevard. Allora, forse vale soffermarci più da vicino su questa storia, seppure senza entrare troppo in dettaglio.

François Cogné (1876-1952), Monumento al barone Haussmann (particolare), all’angolo tra Boulevard Haussmann e Rue de Laborde a Parigi (fonte Wikipedia)

Napoleone III, imperatore dei francesi, incaricò Haussmann di progettare il rinnovamento di Parigi, motivato dalla rivolta del giugno 1848. L’obiettivo era facilitare la repressione di future ribellioni. L’idea era di sostituire le strette e tortuose strade con ampi viali, rendendo impossibile ai rivoltosi di erigere barricate. Questi viali avrebbero anche permesso rapidi movimenti delle truppe e il pronto spostamento dei pezzi d’artiglieria pesante trainati da cavalli. Senza contare che i cannoni avrebbero potuto sparare ad alzo zero. Questa fu la teoria che oggi chiameremmo “complottistica”, perché la versione dichiarata ufficialmente fu meno rumorosa degli spari di cannone.

Napoleone aveva potuto apprezzare come Londra stava risorgendo dopo l’incendio del 1666 che l’aveva distrutta seguendo principi innovativi d’igiene e di urbanistica. Anche Parigi aveva bisogno di luce, aria, acqua pulita e servizi igienici adeguati. Prima dell’intervento di Haussmann, il paesaggio urbano di Parigi risaliva in gran parte al tardo Medioevo. Le nuove stazioni ferroviarie, situate ai margini della città, erano scollegate tra loro e al resto della città si sviluppava solo attraverso un labirinto di strade e vicoli. Strade strette e inadatte al traffico moderno; gli edifici erano troppo vicini, le case piccole, umide e buie, e la situazione igienica era drammatica a causa della mancanza di fognature, acqua corrente e sistemi di depurazione. Inoltre, mancavano spazi pubblici, parchi e vegetazione accessibili al pubblico.

Per prima cosa Haussmann nominò quattro esperti che furono incaricati dei quattro servizi che costituivano la spina dorsale dell’operazione. Eugène Belgrand divenne responsabile delle questioni idriche e fognarie e Adolphe Alphand fu responsabile dei giardini e dei parchi. Jacques-Ignace Hittorff responsabile della progettazione locale di Place de l’Étoile. Infine, Victor Baltard fu nominato capo del dipartimento di Architettura e progettò Les Halles, mercato di vendita all’ingrosso di prodotti alimentari freschi, situato nel primo arrondissement, il cuore della capitale francese e dell’omonimo quartiere. 

L’urbanizzazione della città dipendeva dalla demolizione e dalla distruzione di molte proprietà residenziali e quartieri tradizionali. L’immagine di Haussmann come “Artiste Démolisseur” sarebbe servita da ispirazione per una varietà di vignette satiriche e politiche durante il Secondo Impero, come la caricatura anonima mostrata qui.

Per realizzare la riqualificazione di Parigi, venne adottata una combinazione di piani e interventi mirati. La base del progetto consisteva nella costruzione di un sistema di ampi viali rettilinei e piazze, in parte tracciati abbattendo aree del tessuto urbano medievale ormai fatiscente e in parte come allargamenti o prolungamenti di strade già presenti. Un esempio sono i dodici viali che, disposti a forma di stella con l’Arco di Trionfo al centro della Place de l’Etoile, si estendono in senso orario da nord.

La zona periferica della città fu collegata al centro urbano attraverso nuove strade. Vennero riprogettate e costruite strade per migliorare l’accessibilità, e strade principali per il flusso del traffico. Nella rete vennero inserite strade diagonali e i viali così da vitalizzare la connettività urbana. La costruzione di nuove strade portò all’introduzione di nuove leggi sugli espropri, facilitando la demolizione degli edifici esistenti. Furono costruiti il teatro dell’opera e molti edifici pubblici, tutte opere che abbellirono le strade della capitale.

Oltre agli interventi sulla mobilità, Haussmann ha realizzato diversi progetti per migliorare la qualità della vita in città, come la creazione di un vasto sistema di parchi verdi, grandi e piccoli. Haussmann fece costruire il Bois de Boulogne e abbellì parchi più piccoli. Ha ridotto i giardini del Palazzo del Lussemburgo (Jardin du Luxembourg) per creare spazio per nuove strade. Furono inoltre installati un nuovo approvvigionamento idrico, un gigantesco sistema fognario, ponti, un canale sotterraneo da Avenue de la République a Boulevard Bourdon. La scarsa igiene fu affrontata migliorando il sistema fognario e la qualità dell’acqua fu permessa dalla costruzione di condutture e acquedotti.

Sotto il Secondo Impero la rue de Rivoli divenne una delle vie più alla moda di Parigi. Haussmann estese la strada in modo spettacolare e aprirono molti negozi di vestiti e profumi, alcuni dei quali sono rappresentati qui (fonte Wikipedia)

Per rendere tutto ciò possibile furono demoliti interi isolati di case. Il Boulevard de Sébastopol , la cui metà meridionale è ora Boulevard Saint-Michel, tagliò ad esempio un quartiere operaio. Le nuove costruzioni lungo i boulevard non lasciarono più spazio agli alloggi economici di un tempo e la popolazione operaia più povera dati gli affitti elevati delle nuove e moderne costruzioni dovette trasferirsi nelle banlieues, i sobborghi di Parigi.

Secondo alcune stime, l’opera del barone Haussmann cambiò Parigi del 60%: 18.000 case furono demolite tra il 1852 e il 1868. L’opera di Haussmann trovò consenziente soprattutto le classi abbienti, al contrario di una parte del popolo parigino, che ritenne gli interventi responsabili delle radici culturali e dei legami sociali. In sintesi, mentre l’opera di Haussmann trasformò Parigi in una città moderna e funzionale, che influenzò la trasformazione di altre capitali europee, le metodologie adottate e l’impatto sociale delle riforme generarono un dibattito acceso che continua ancora oggi.

Copertina di uno dei volumi di memorie scritti da Haussmann e stampati presso Victor Havard, 1890 (fonte Wikipedia)

Napoleone III era consapevole delle reazioni contrastanti della popolazione alle opere di Haussmann. Da un lato, egli vedeva il rinnovamento di Parigi come un passo necessario per modernizzare la città, migliorare le condizioni igieniche e facilitare il controllo militare e sociale. Credeva fermamente che questi cambiamenti avrebbero portato benefici a lungo termine, rendendo Parigi una capitale moderna e funzionale. Dal canto suo, Napoleone III pur consapevole delle critiche e del malcontento causati dalle demolizioni e dagli espropri sostenne Haussmann fino al 1870, quando le difficoltà finanziarie e le pressioni politiche portarono alla rimozione di Haussmann dal suo incarico.

Alcuni dei critici contemporanei di Haussmann rividero le loro opposizioni nel corso del tempo. Jules Simon, ardente repubblicano, era stato un feroce critico di Haussmann in parlamento, ma nel 1882 scrisse di Haussmann nel Gaulois parole di elogio: “Cercò di fare di Parigi una città magnifica, e ci riuscì completamente. Quando prese Parigi in mano ed espletò il suo mandato, rue Saint-Honoré e rue Saint-Antoine erano ancora le strade più grandi della città. Non avevamo altre passeggiate che i Grands Boulevards e le Tuileries; gli Champs-Élysées erano per la maggior parte del tempo una fogna; il Bois-de-Boulogne era al confine del mondo. In quei tempi lontani, ci mancavano acqua, mercati, luce, e sono passati solo trent’anni. Demolì quartieri, si potrebbe dire, città intere. Gridavano che avrebbe scatenato una peste; ci lasciò piangere e, al contrario, attraverso il suo intelligente sventramento dei vecchi quartieri, ci diede aria, salute e vita. Qui creò una strada; lì creò un viale o un boulevard; qui una Place, una Square; una Promenade. Dal nulla fece gli Champs-Élysées, il Bois de Boulogne, il Bois de Vincennes. E introdusse nella sua bella capitale alberi e fiori, e la popolò di statue.”


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